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LA GUIDA DI NEW YORK DI JESS

LA GUIDA DI NEW YORK DI JESS

Jess (@jessglistening) è la fondatrice dell'agenzia di brand marketing Scallion Pancake (@scallionpancakenyc), che si concentra su cause e marchi guidati da persone di colore e da strategie purpose driven. Jess gestisce anche il negozio vintage Ghost Vintage (@ghostvtg) e contribuisce alla gestione di Second-Life Marketplace (@secondlifemarketplace), una piattaforma dedicata a eventi e al vintage di seconda mano.

Ci siamo intrufolati in una delle indaffaratissime giornate di Jess per chiedere consigli su dove alloggiare, mangiare e divertirci nella Grande Mela come dei veri newyorkesi. Viaggiare non è certo l'attività del momento, ma possiamo sempre approfittarne per prepararci! Ecco una lista di cose da non perdere durante la vostra prossima visita a New York.

Chilly’s: Dove possiamo alloggiare?
Jess: Greenpoint, Fort Greene oppure Bushwick. Sono tutte aree molto centrali e vicine ai luoghi turistici della città, ma lontane dal caos di Manhattan. Scegliendo una di queste opzioni potrete avere un'idea di com'è la vita di chi abita in questa città; inoltre, i migliori panorami sono da Brooklyn! Tra i miei preferiti: The Hoxton, The Wythe Hotel e Urban Cowboy.

C: Dove possiamo mangiare?
J: Nel quartiere di Greenpoint, Di An Di è perfetto per gustarsi uno squisito piatto vietnamita di alta qualità; scegliete l'opzione da asporto e consumate sul lungofiume. Xi'an Famous Foods è invece più indicato se preferite un pasto veloce a base di dumpling e noddle deliziosi e piccanti, mentre Le Bernadin è l'unico tra i ristoranti di lusso della città a piacermi davvero.

C: Qual è il tuo punto preferito da cui osservare le persone?
J: I parchi, che per me sono il centro della vita e della cultura della città. Se volete perdervi a osservare le persone, il mio consiglio è quello di prendervi un cocktail da asporto e sedervi su una panchina a Washington Square Park, Transmitter Park (da cui potrete godere di un panorama della città imperdibile) o Prospect Park.

C: Se avessimo voglia di divertirci, dove ci porteresti?
J: Tempo fa avrei consigliato di iniziare prendendo qualcosa da bere da The Lot Radio, una stazione radio indipendente e davvero originale che trasmette da un cointainer di recupero, e poi di proseguire la serata andando a ballare in un locale a scelta tra Goodroom, Public Records e Nowadays. A causa della pandemia, le feste sembrano un lontano ricordo di una versione molto remota di NYC, ma l'impressione è che le persone qui riescano sempre a trovare un modo per organizzarle. Ho assistito personalmente a feste danzanti nate dal nulla a McCarren Park, Transmitter Park e Prospect Park, senza dimenticare St. James Joy, una festa di quartiere rigorosamente con la mascherina. Si tratta di alternative temporanee interessanti.

C: Qual è l'aspetto di migliore di vivere a New York?
J: Il fatto di essere una città in continuo adattamento, dove ognuno può essere chi vuole senza paura di essere giudicato. C'è una libertà d'espressione e di pensiero davvero incredibile, che si sviluppa quando tante persone così ambiziose, creative, gentili e intense si trovano a contatto in una città che offre pochissimi spazi privati.

C: Se non vivessi qui, dove vivresti?
J: Sceglierei Berlino per la cultura e Sidney per il sole.

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